Tra i tanti strumenti gratuiti che Google mette a disposizione per tutti gli utenti, marketer e non, Google Trends è probabilmente quello più conosciuto e più usato.
Google Trends raccoglie i termini di ricerca e valuta gli argomenti più cercati su Google in dato periodo temporale oppure in una certa area geografica e li organizza in grafici e tabelle per renderli comprensibili e consultabili da tutti.
I dati si basano sulle ricerche che gli utenti compiono attraverso tutta la rete di servizi Google compresi Google News, Google Shopping, Google Immagini, Youtube e molti altri.
I dati che ci interessano possono essere filtrati ed esportati in vari formati per essere riutilizzati in presentazioni, riunioni di vario genere o anche solo per essere consultati più comodamente.
PERCHÉ È IMPORTANTE CONOSCERE GOOGLE TRENDS?
Conoscere le parole chiave che gli utenti cercano su Internet è incredibilmente utile per la SEO, perché ti permette di usare quelle stesse parole all’interno del tuo contenuto e, in definitiva, attirare nuovi potenziali clienti.
Questa è proprio la base del content marketing e dell’inbound marketing: la creazione di contenuto rilevante che attiri molte persone e che ne converta una parte in cliente, il tutto senza spendere un euro in pubblicità a pagamento.
Google Trends mostra anche l’andamento della popolarità di un certo argomento in un periodo temporale fino a 12 mesi fa, perciò osservando i grafici, prestando un po’ di attenzione alle novità del web e con una buona dose di intuito, si può arrivare addirittura a prevedere i trend di crescita prima ancora che avvengano.
Questo vuol dire che se inizi a parlare di qualcosa prima che raggiunga l’apice dell’interesse, al momento giusto ti ritroverai con molto traffico di qualità prima dei tuoi concorrenti.

COME FUNZIONA GOOGLE TRENDS? COME USARE GOOGLE TRENDS?
Come tutti i servizi di Google, anche Google Trends ha un’interfaccia molto intuitiva e alla portata di tutti.
Il primo passo è collegarsi al sito.
Qui nella home troverai la barra di ricerca, una manciata di esempi riguardanti le parole più cercate al momento e le tendenze di ricerca degli anni passati.

Digitando qualcosa nella barra di ricerca, ad esempio “scarpe da corsa”, noterai che tra i vari suggerimenti automatici comparirà una distinzione tra termine di ricerca e argomento.
La tua query, ovvero le parole che stai cercando, può essere analizzata per entrambe le opzioni, ma Google Trends ti restituirà grafici e dati diversi.

Mi spiego meglio: scegliendo di analizzare “scarpe da corsa” come termine di ricerca, Google Trends ti mostrerà il volume di ricerca per tutte le parole chiave che compongono la tua query, ovvero per “scarpe”, per “corsa” e per “scarpe da corsa”; quindi potrebbe includere anche dati per le ricerche di “scarpe da tennis”, “scarpe eleganti” o anche “magliette da corsa”.
Scegliendo argomento, invece, vedrai i risultati per un insieme di termini di ricerca che condividono un concetto comune, ma non specificamente le parole chiave “scarpe da corsa”.
Per valutare quale faccia al caso tuo è utile scegliere entrambe le opzioni per poi confrontare i grafici e le query suggerite da Google Trends.
COME LEGGERE I RISULTATI DI GOOGLE TRENDS?
Indipendentemente dai termini di ricerca o dall’argomento che sceglierai, Google Trends riporterà i seguenti valori:
- L’interesse nel tempo: ovvero la popolarità della tua query in un dato periodo di tempo, completa di picchi e discese. La popolarità viene espressa con un valore numerico compreso tra 0 e 100, quindi sappi che Google Trends non mostra il reale numero di ricerche effettuate per un dato argomento.
- L’interesse per regione: una mappa che evidenzia in colori diversi le varie regioni italiane in base al volume di ricerche della tua query. Accanto alla mappa troverai il valore percentuale per ogni regione, esattamente come per il grafico temporale.
Ad esempio, l’interesse per la query “scarpe da corsa” nelle Marche è 100, il che vuol dire che in quella regione vengono fatte il 100% di ricerche in più su questo argomento rispetto alle altre regioni

- Argomenti correlati: sono gli argomenti più cercati legati alla tua query. Anche qui i valori sono in scala relativa, dove 100 indica l’argomento più cercato tra quelli proposti e 50 indica un argomento con la metà delle ricerche rispetto al primo e così via.
Per alcuni potresti non vedere numeri, ma la scritta “Impennata” oppure “Superiore al 5000%”. In questi casi i risultati si riferiscono ad argomenti che hanno subito un’impennata nelle ricerche, probabilmente perché sono nuovi e di forte interesse. - Query associate: le query che gli utenti hanno cercato insieme al tuo termine di ricerca. I risultati vengono mostrati esattamente come quelli degli argomenti correlati, con valori numerici relativi che si riferiscono sempre al termine più cercato.

Tutti i risultati di Google Trends possono essere filtrati per paese e periodo temporale, e possono essere esportati come file .csv oppure condivisi sui social.
Inoltre c’è la possibilità di incorporarli come codice HTML all’interno del proprio sito web.
Hai visto come Google Trends possa essere una miniera di informazioni utilissime e come leggere i suoi dati, ma ti sei chiesto a chi e a cosa può essere davvero utile?
GOOGLE TRENDS È DAVVERO UTILE?
Personalmente ritengo che chiunque impari ad usare Google Trends possa trarne vantaggio, sia che si tratti di copywriter freelance che piccoli imprenditori ambiziosi, ma principalmente questo strumento viene usato nei seguenti casi:
SEO
Ovviamente è la prima cosa di cui parlare. Google Trends nasce proprio per scoprire la popolarità di una parola chiave, che guarda caso è anche il pilastro intorno al quale ruota la SEO.
Sapere quali parole chiave inserire in una pagina web, in un articolo o in un contenuto rispetto ad altre fa una notevole differenza quando si tratta di comparire primi nei risultati di ricerca di Google.
CONTENT MARKETING
Quando si parla di creare del contenuto, Google Trends ha una duplice funzione: prima di tutto è un buon punto di partenza per decidere di cosa parlare sfruttando gli argomenti di tendenza in un dato momento storico.
In secondo luogo le tabelle di argomenti correlati e query associate sono utilissime per sviluppare più approfonditamente il contenuto e per includere le ricerche marginali fatte dagli utenti, aumentando considerevolmente il traffico in entrata.
SOCIAL MEDIA & CALENDARIO EDITORIALE
I concetti base della SEO si applicano anche ai social network, perciò è logico pensare che i post che trattano di argomenti di tendenza ricevano maggiore attenzione rispetto ad altri.
In più Google Trends può essere utilizzato per cercare i trend ricorrenti durante l’anno (o fino a 5 anni indietro) per permetterti di anticipare i tempi e preparare un calendario editoriale per i tuoi contenuti a prova di errore!
ANALISI DATI
Quando si deve valutare la presenza online di un’attività o di un qualsiasi business bisogna guardarla nella sua interezza. Questo vuol dire analizzare il suo sito web, le parole chiave con le quali si posiziona su Google, i suoi social network, i suoi contenuti e molti altri fattori.
Una parte di questo processo può essere fatta tramite Google Trends, anche se esistono tools molto più precisi e professionali.

COME SFRUTTARE AL MASSIMO GOOGLE TRENDS?
Nonostante Google Trends sia incredibilmente intuitivo e user friendly, possiede diverse funzioni più o meno nascoste che permettono di migliorare l’esperienza e di ottenere dati ancora più precisi.
Primi tra tutti i filtri: subito dopo aver inserito una query nella barra di ricerca, appena sopra il grafico vedrai comparire alcuni menu a tendina che ti permetteranno di filtrare i dati rispettivamente secondo l’area geografica, il periodo temporale, le categorie di prodotti o servizi e il tipo di ricerca.

Il filtro per area geografica è piuttosto intuitivo. Oltre alla nazione si può analizzare il volume di ricerca anche per regioni e province, permettendoti di ottenere dati incredibilmente precisi utilissimi per il marketing a livello locale.
Il filtro per categoria è utile nel caso in cui la query cercata abbia diversi significati, come nel caso della parola “colorante”, ad esempio; in questo caso è possibile specificare se la tua ricerca si ferisce al colorante alimentare, industriale, cosmetico e così via.
Infine il filtro per il tipo di ricerca ti permette di selezionare per quale piattaforma di Google vuoi visualizzare i risultati, scegliendo tra la più comune Ricerca Google ma anche Google News, Google Immagini, Google Shopping e Youtube.
Questo filtro è particolarmente utile per giornalisti e content creator che hanno bisogno di concentrarsi su un tipo di media in particolare.
Sul filtro per periodo di tempo non mi soffermo, in quanto ne ho già parlato qua e là in questo articolo e il cui funzionamento è immediato e alla portata di tutti.
Quello che non tutti sanno, però, è che Google Trends possiede dei “filtri aggiuntivi” meno lampanti di quelli di cui ho appena parlato, e che sono utilizzabili inserendo della particolare punteggiatura nella barra di ricerca insieme alla query cercata.
L’aggiunta di questa punteggiatura ha senso solo se i termini di ricerca sono parte di una query composta, quindi nel caso di “scarpe da corsa” ma non per la parola “scarpe” semplicemente.
Usando le doppie virgolette all’inizio e alla fine del termine di ricerca vedrai solo i risultati che includono precisamente quella parola, escludendo tutte le altre corrispondenze.
Usando il “+” tra due termini otterrai i dati per le ricerche che includono l’uno o l’altro termine. Spesso si usa quando per cercare parole soggette ad errori di ortografia oppure che hanno ortografie alternative.
Usando il “-“ tra due termini escluderai dalla ricerca la seconda parola. Questo è particolarmente utile nel caso si voglia eliminare un termine superfluo all’interno di una frase composta per escluderlo dalla maggior parte dei risultati.
Se sei arrivato in fondo a questo articolo, congratulazioni!
Adesso sai perfettamente cos’è Google Trends, come funziona Google Trends e a che cosa serve!
Con pochi e semplici passaggi potrai scoprire quali sono gli argomenti più popolari in questo momento e saprai come creare del contenuto ad hoc per non sbagliare mai!