Che cos’è una landing page? A cosa serve, come crearne una e perché farlo

Tra i vari obiettivi che si possono raggiungere con il marketing digitale, uno dei più interessanti per le attività di ogni tipo rimane l’acquisizione clienti: la cosiddetta lead generation.

Ottenere nuovi clienti è la base di ogni business, quel gradino da superare per espandere la propria influenza, aumentare i profitti o semplicemente il primo passo da compiere quando si crea un’impresa da zero.

Per acquisire nuovi clienti online, oggi, esistono decine di metodi diversi, tutti racchiusi sotto il nome più generico di lead generation online:

  • Social media marketing
  • Paid advertising
  • Inbound marketing
  • SEO

E altri ancora, ma quello più preciso e con il ROI (ritorno sull’investimento) maggiore è l’acquisizione contatti tramite landing page.

Che cos’è una landing page?

Che cos'è una landing page?

Una landing page è una pagina web creata specificamente per raggiungere un solo e unico obiettivo (che molto spesso è l’acquisizione di nuovi contatti) elogiando tutte le qualità di un’offerta e ignorando completamente tutti gli altri servizi e prodotti offerti affinché l’utente si concentri su di essa.

Già dalla sua definizione puoi intuire che una landing page è sostanzialmente una pagina web come ce ne sono a milioni, ma con sottili e importanti differenze che la rendono uno strumento efficacissimo del marketing digitale e in particolare per la lead generation.

Una di queste differenze è sicuramente il modo in cui si visitano queste pagine particolari.

Dall’inglese landing page la traduzione letterale in italiano è “pagina di atterraggio”, e rende molto bene il concetto.

Tendenzialmente una landing page è una pagina a sé stante, scollegata dal resto del sito web, perciò non è visitabile semplicemente navigando tra i menu del sito, ma raggiungibile unicamente attraverso mezzi esterni, che quindi ti permettono di “atterrare” su questa pagina speciale.

Poiché la landing page rappresenta la fase finale del viaggio dell’utente per diventare cliente, i modi per raggiungerla sono gli stessi che usi per fare marketing su internet quotidianamente: attraverso i post sui social network, cliccando sugli annunci a pagamento di Google Ads, newsletter mirate a contatti caldi e così via…

Fondamentalmente ci sono mille modi per atterrare su una landing page, tutto dipende dalla tua strategia di marketing digitale.

A cosa serve una landing page?

Come dicevo poco fa, di solito si crea una landing page per acquisire nuovi contatti, ma questa è solo una delle cose che si possono ottenere con questo fantastico strumento.

Il cuore della landing page è senza dubbio il modulo di contatto finale, che nel caso di un obiettivo come la lead generation corrisponde effettivamente ad un semplice modulo in cui inserire i propri dati, oppure semplicemente la nostra email.

Nel caso di obiettivi diversi il modulo di contatto può essere sostituito da uno per iscriversi alla newsletter, oppure un pulsante per acquistare un singolo prodotto/servizio/corso online.

Molti marketer utilizzano le landing page per aumentare il numero di iscritti ai propri seminari, quindi finalizzando un acquisto, altri offrono una ricompensa a chi lascia i propri contatti, come un ebook gratuito o l’iscrizione ad una mailing list con contenuti curati apposta per loro.

In sostanza una landing page serve a ottenere conversioni, sotto qualsiasi forma.

Anche se qualunque pagina del tuo sito web dovrebbe essere ottimizzata in quella direzione, solo landing page sono create apposta per raggiungere un obiettivo, il che le rende lo strumento perfetto per incanalare gli utenti verso ciò che si vuole per ottenere il maggior ritorno economico.

Come funziona una landing page?

Come funziona una landing page?

Immagina che il tuo sito web sia un negozio con tutti i tuoi prodotti e servizi esposti in bella mostra. Tra questi ce ne sarà sicuramente qualcuno in offerta, oppure uno che vuoi vendere a tutti i costi, ma un cliente entrando non andrà necessariamente verso quel prodotto.

Potrebbe entrare in negozio, dare un’occhiata in giro, magari guardare anche il tuo prodotto scontato, ma uscire infine senza acquistare nulla.

Come mai? Perché non sai davvero che cosa stava cercando il cliente.

Una landing page invece è più simile ad un lungo corridoio con all’ingresso un cartello che spiega chiaramente cosa si trova all’altra estremità: solo chi è interessato al prodotto entrerà nel corridoio, e camminando leggerà sulle pareti tutte le sue qualità, perché dovrebbe acquistarlo, che vantaggi può offrirgli, ecc…

Arrivato alla fine del percorso si troverà davanti solo ed esclusivamente il prodotto al quale era interessato, niente di più e niente di meno.

A quel punto, nove volte su dieci, il cliente lo acquisterà e uscirà dal corridoio.

Questa è l’immagine realistica che si usa in genere per spiegare i vantaggi di una landing page rispetto a un sito web, e secondo me trasmette molto bene il concetto.

Traducendo questa idea in senso digitale, il percorso di acquisizione clienti di una landing page funziona più o meno così:

Come funziona una landing page?

Un cliente interessato ad un certo argomento/prodotto/servizio fa una veloce ricerca su Google e tra i primi risultati (che sono quelli a pagamento ottenuti tramite Google Ads) vede il tuo e lo clicca.

Viene portato automaticamente sulla landing page, che tratta solo quello che lui sta cercando senza fare riferimento ad altri servizi, senza dargli la possibilità di visitare altre pagine del sito e, in pratica, senza dargli la possibilità di distrarsi dall’oggetto del suo interesse.

L’utente scorre lungo la landing page dove legge tutte le caratteristiche del prodotto, i suoi vantaggi, perché acquistarlo da te è la scelta migliore che può fare.

È importante che la tua landing page non sia composta solo da titolo e modulo di conversione, ma che sia anche arricchita di testo per avvalorare la tua posizione, altrimenti difficilmente conquisterai il cliente a prescindere.

Se l’utente ha letto le tue argomentazioni ed è arrivato in fondo alla pagina troverà un modulo che lo convertirà in cliente: uno in cui inserire la propria mail e scaricare un ebook, uno per acquistare il tuo corso o il tuo prodotto, o ancora uno per richiedere un preventivo per il tuo servizio.

 

Solo a questo punto puoi dire di aver raggiunto il tuo obiettivo con la landing page.

Come creare una landing page

Partendo dal presupposto che una landing page è a tutti gli effetti una pagina web come tutte le altre, per crearla ci sono varie opzioni:

  • Aggiungere una pagina al tuo sito web scollegata dalle altre, quindi mantenendo lo stesso dominio ma impedendo all’utente di abbandonare la landing page per navigare nel tuo sito.
  • Crearne una con uno strumento dedicato come può essere Mailchimp, oppure uno degli altri mille servizi di creazione landing page disponibili sul web. Spesso queste piattaforme sono a pagamento e richiedono un abbonamento mensile, ma ti permettono di costruire la tua landing con editor molto semplici, spesso in stile drag & drop, il che li rende alla portata di tutti, anche dei principianti.
  • Acquistare un dominio e un hosting e creare un sito web monopagina dedicato esclusivamente alla conversione. In sostanza con questo metodo il tuo sito e la tua landing page sono la stessa cosa; non potrai creare nuovi contenuti né lavorare sulla tua brand awareness ma dovrai concentrarti solo sul migliorare la qualità del traffico in entrata.
Come creare una landing page?

Cercherò di approfondire il discorso pratico su come creare una landing page in un altro articolo, per adesso voglio concentrarmi sugli elementi chiave che sono fondamentali per la buona riuscita del lavoro.

Gli elementi chiave di una landing page

I vari elementi che caratterizzano una landing page sono, anche in questo caso, molto simili a quelli che dovrebbe avere qualsiasi pagina del tuo sito web, tuttavia richiedono uno studio più approfondito e una conoscenza del tuo target maggiore.

 

Titolo

La prima cosa che legge l’utente appena atterra sulla tua pagina.

Va ovviamente scritto con una dimensione maggiore rispetto al resto del testo, deve essere breve ma allo stesso tempo esplicativo e soprattutto impattante.

Meglio ancora se all’interno riesci a inserire la tua USP (unique selling proposition) ovvero il motivo per cui l’utente dovrebbe fermarsi e continuare a leggere.

 

Sottotitolo

Subito sotto il titolo, scritto leggermente più piccolo ma più grande del body vero e proprio.

A volte viene ignorato e non aggiunto di proposito, ma personalmente ritengo che sia importante a livello comunicativo.

Il sottotitolo deve aggiungere quella spiegazione in più per compensare la brevità del titolo, senza comunque diventare uno scomodo papiro.

Le caratteristiche di una landing page

Il body

Il body (termine che deriva dal copywriting) è il corpo del testo, quindi tutto il testo leggibile al di fuori di titolo e sottotitolo.

È una delle parti più importanti di una landing page perché spiega di cosa tratta la tua pagina, racconta le caratteristiche del tuo prodotto e risponde ai dubbi degli utenti.

Una pratica diffusa consiste nell’inserire le informazioni più leggere all’inizio del testo per poi aumentare gradualmente la difficoltà intanto che si scrolla verso il basso: in questo modo l’utente inizia a leggere con curiosità e mano a mano che si avvicina al traguardo acquisisce informazioni sempre più specifiche e tecniche.

 

Immagini e video

Quando si crea una landing page i media devono fare da contorno al testo e non viceversa.

Servono per rafforzare il messaggio scritto nel body arricchendolo con colori e immagini in linea sia con il tuo brand che con il prodotto o servizio che stai cercando di vendere.

La coerenza, in questo caso, è fondamentale per rendere più incisivo il tuo messaggio: se con la landing page stai cercando di acquisire clienti per una compagnia assicurativa dovresti usare immagini che trasmettano un senso di professionalità e serietà, evitando quindi colori troppo accesi e soggetti che non hanno niente a che fare con il tuo prodotto/servizio.

 

Testimonial e recensioni

Uno degli ostacoli più difficili da superare quando si cerca di acquisire un cliente è quello di scavalcare i suoi dubbi e timori per convincerlo che tu sei la soluzione migliore per il tuo problema.

Per questo l’aggiunta di recensioni e testimonianze di altri clienti nella tua landing page può davvero fare la differenza quando l’utente sta raggiungendo gli ultimi scroll e deve prendere una decisione finale.

Un consiglio: non inventarti finte recensioni solo per creare un falso senso di affidabilità, cerca piuttosto di esaltare le poche vere che hai inserendo più dettagli possibili come la fonte, il nome del testimonial, il suo lavoro e così via…

Creazione landing page Asti

Il form

Il form è sicuramente la parte più importante della tua landing page e in quanto tale non va assolutamente preso alla leggera: è qui che tiriamo le somme.

A seconda del tuo tipo di business, del prodotto che stai cercando di vendere e dal tipo di utente che vuoi convertire il form si modifica di conseguenza.

Un form di raccolta contatti molto semplice può richiedere anche solo l’inserimento dell’email, tuttavia non è detto che tutti i contatti raccolti saranno buoni: scrivere una mail richiede poco impegno, quindi chiunque può farlo, anche chi non è interessato a diventare davvero tuo cliente ma è semplicemente curioso.

Un form che richiede troppe cose (ad esempio nome, cognome, email, età, sesso, metodo di pagamento, ecc…) può stancare in fretta l’utente che quindi potrebbe abbandonare la pagina prima di aver inserito tutto.

Sappi però che un form molto preciso aumenta le possibilità che i lead raccolti siano realmente interessati a te, anche se sono di meno rispetto a quelli che raccoglieresti con un modulo più semplice.

Call to action

La CTA è quella che fa compiere quell’ultimo importantissimo passo all’utente e lo spinge a cliccare e diventare finalmente un tuo cliente.

Il vero problema è che non esiste una formula per creare la CTA perfetta, bisogna fare dei testi continui:

  • Testo breve o lungo?
  • Pulsante colorato o riga di testo?
  • Quale font usare?
  • La dimensione del carattere?

E mille altri fattori che influiscono inconsciamente sul processo decisionale delle persone.

Fortunatamente molti strumenti per la creazione di landing page sono dotati di A/B test, una funzione che ti permette di creare una o più copie della tua pagina e di apportare delle piccole modifiche per analizzare alla fine quale versione della landing page ha convertito maggiormente.

 

Se sei arrivato alla fine di questo articolo: complimenti!

Adesso sai finalmente a cosa serve una landing page, come si crea una landing page e soprattutto perché creare una landing page!

A questo punto hai capito anche tu tutti i vantaggi che una landing page ti offre se paragonata ad un sito web standard. Attenzione però a non dimenticare mai il tuo obiettivo: se desideri puntare tutto sull’acquisizione clienti e la raccolta contatti scegli pure questa soluzione, ma se hai bisogno di altro prima di arrivare a quello, ti consiglio di optare per un bel sito web professionale e personalizzato.

 

Vuoi creare la tua prossima landing page?

Hai bisogno di un sito web per la tua attività?

Contattami subito per ricevere un preventivo gratuito e senza impegno, oppure clicca sulla linguetta laterale per leggere un altro articolo!

Pin It on Pinterest

Share This