I 17 errori più comuni del social media marketing: come evitarli e porvi rimedio

Il social media marketing è un’arma delicata: se usata con la giusta preparazione e coscienza di ciò che si sta facendo può portare enormi risultati a chi decide di investirci, spesso aumentando i profitti di un’attività in modi considerevoli.

D’altra parte se fatto improvvisandosi social media manager senza strategia e risorse, nel migliore dei casi si perde denaro, nel peggiore si rovina la reputazione della propria azienda.

Eppure, nonostante i mille e più articoli sull’argomento e le testimonianze online, in Italia sono ancora troppi gli imprenditori che piuttosto che affidarsi a un social media manager freelance oppure a una web agency di professionisti preferiscono delle soluzioni fai da te.

Come mai tutto questo succede ancora?

Succede perché, purtroppo, il social media marketing continua ad essere sottovalutato e preso sotto gamba come qualcosa a che si possa affrontare poco seriamente.

Con un approccio del genere i risultati non possono che essere tragici, soprattutto se si considera in quanti problemi si può incappare improvvisandosi social media manager: il risvolto ironico di questa situazione è che, nonostante tutto, gli errori che si commettono sono sempre gli stessi!

Allora per aiutare questi social media manager fai da te ho deciso di elencare i 17 errori più comuni nel social media marketing, nella speranza che gli imprenditori italiani decidano finalmente di affidarsi a web agency specializzate e a freelance professionisti come me.

I principali errori nel social media marketing fai da te

I 17 errori più comuni del social media marketing

1 – Non avere una strategia

Per qualsiasi branca del marketing digitale, ma ancora di più per il social media marketing, una strategia è la base di partenza di qualsiasi cosa.

Una strategia efficace comprende una certa conoscenza del target di riferimento, un’analisi dei propri punti di forza e delle debolezze, gli obiettivi che si vogliono raggiungere e con quali mezzi li si vuole raggiungere, insieme ad altre sottigliezze.

La creazione di una strategia è la prima e più importante fase di qualunque campagna di marketing, ma è anche una delle più difficili, per questo spesso gli improvvisati social media manager tendono a sorvolare su di essa.

2 – Non usi il social giusto

Poiché ogni social è diverso da un altro, scegliere quello giusto per la tua attività è un passo importante: non vuoi ritrovarti ad avere il post giusto per la piattaforma sbagliata, no?

Non ha senso usare Instagram solo perché ha un bacino di utenti molto grande, se alla fine non posti foto e non crei storie!

Alcuni fattori che influiscono sulla scelta del social giusto riguardano il tipo di contenuto che vuoi o che puoi creare, le caratteristiche del tuo target, e il tuo stile di comunicazione.

Per approfondire il discorso su quale social scegliere per fare marketing ti consiglio di leggere questo articolo.

3 – Usi troppi social

Potresti pensare che aprire un profilo su tutti i social sia la mossa migliore, d’altronde “più persone mi vedono e più guadagno” giusto? Sbagliato!

Creare dieci profili non serve a niente se hai il tempo materiale per gestirne solo 2, e soprattutto non ha senso essere presente anche sulle piattaforme che non hanno nulla a che fare con i tuoi obiettivi di marketing.

Ad esempio, se sei un’azienda che fornisce servizi B2B non dovresti essere presente anche su Instagram, TikTok o Pinterest, che sono social con utenti dall’età media molto bassa e uno stile comunicativo giovane e fresco.

Dovresti concentrarti su Linkedin e, volendo ma non obbligatoriamente, su Facebook.

Se non hai il tempo o il personale per creare contenuti per tutti i tuoi social finirai per abbandonarli, e i profili vuoti lasciati a marcire sono pessimi indicatori per la SEO.

4 – Non avere un piano editoriale

Un piano editoriale serve ad avere tutti gli elementi della tua strategia in ordine in modo da non perdere mai nulla. Comprende il quadro generale degli eventi, il calendario con la programmazione dei post, il tipo di contenuto da pubblicare su ogni profilo e la frequenza con cui farlo.

È uno strumento incredibilmente utile per tenere tutto sotto controllo ed evitare incidenti, comuni soprattutto quando si hanno tanti profili da gestire oppure poco tempo per farlo.

Come creare un calendario editoriale per evitare errori di social media marketing

5 – Postare troppo o troppo poco

Il piano editoriale previene anche questo errore: la frequenza dei post.

Ogni social ha una sua frequenza ottimale, preferita sia dagli utenti che dall’algoritmo stesso, tuttavia una buona media generale sarebbe di farlo una volta al giorno o ogni due giorni, mai far passare una settimana tra un post e l’altro.

D’altra parte non puoi postare cinque volte al giorno perché, ad esempio, vuoi far vedere cinque prodotti diversi, capisci?

Se gli utenti non ti vedono spesso nel loro feed si dimenticheranno di te e saranno meno invogliati ad interagire con il tuo post la prossima volta che lo vedranno; lo stesso ragionamento vale se ti vedranno continuamente, perché si stuferanno e potrebbero addirittura smettere di seguirti.

6 – Non dedicare abbastanza tempo ai social

Il social media marketing fatto bene richiede tempo, senza attenuanti.

Gestire e promuovere una pagina o un profilo aziendale significa studiare il target di riferimento, creare il contenuto per i post che funzioni e sia diverso a seconda delle piattaforme scelte, inserirlo nella relativa campagna, scegliere l’obiettivo giusto, ottimizzare il budget…

Per fare tutte queste cose devi dedicare una quantità di tempo in prima persona oppure delegare ad un dipendente, ma come puoi capire dalla piccola lista che ti ho fatto, si tratta di svariate ore al mese.

Se non hai tempo per fare social media marketing rinuncia a priori, oppure affidati a un social media manager freelance che gestisca tutto al tuo posto.

7 – Creare contenuto di cattiva qualità

Come creare contenuti di valore per i social

Per ottenere dei risultati e sfruttare al massimo i social è importante creare del contenuto di valore.

Cosa vuol dire contenuto di valore?

Vuol dire creare dei post che siano interessanti per gli utenti della tua nicchia, promozionali e informativi allo stesso tempo. Il testo deve essere corretto grammaticalmente e accattivante per coinvolgere chi lo legge a compiere un’azione.

La foto o il video deve essere di alta qualità e nel formato preferito dal social scelto e deve accompagnare il post mantenendo un senso di coerenza.

Postare contenuti di scarso interesse e di pessima qualità peggiorerà la tua reputazione online e l’idea che le persone hanno del tuo brand, perciò è sicuramente una parte del social media marketing su cui investire.

8 – Parlare solo di te stesso

Il tuo profilo non è un portfolio per mostrare a tutti quanto sei bravo in quello che fai (lo è anche, ma con moderazione).

A nessuno piace chi si vanta continuamente dei propri risultati e di quanto sia migliore degli altri, quindi lo stesso sentimento si riflette sui social: non puoi mostrare agli utenti solamente quanto è bello il tuo prodotto, quanto è migliore rispetto a quelli degli altri o quanto la tua azienda sia superiore, perché si stancheranno presto di te.

Il giusto equilibrio sta nel fare sì dei post che mostrino le qualità del tuo brand, ma senza mai esagerare. Inserisci nel tuo calendario editoriale degli spazi vuoti per poter parlare delle ultime tendenze, sfrutta gli eventi mondiali per aumentare la tua visibilità collegandoli in qualche modo al tuo brand, ma non parlare sempre e solo di quanto sei più bravo di chi ti guarda.

9 – Pensare troppo ai like

Uno dei problemi più grandi di chi fa social media marketing senza sapere da dove cominciare è quello di concentrarsi troppo sul numero di like e di follower.

Senza le conoscenze di base può sembrare che questi siano i dati più importanti, e infatti sono moltissimi quelli che si scoraggiano in poco tempo perché si accorgono che i loro post non ottengono molti mi piace; in altri casi invece ne ricevono tanti, ma il loro risultato finisce lì: niente chiamate, niente prenotazioni, niente conversioni.

A seconda del tuo obiettivo il numero di like può anche essere importante, ma tendenzialmente sono altre le metriche alle quali si fa riferimento quando bisogna valutare il successo o il fallimento di una campagna di marketing.

Come evitare errori nel social media marketing

10 – Non convertire

Con conversione si intende il processo grazie al quale un utente si trasforma gradualmente in cliente e solitamente i social network si trovano all’inizio di questo processo. Questo perché grazie alla loro capacità di raggiungere molte persone a basso costo sono lo strumento perfetto per farsi notare da un gran numero di utenti e di attirare quelli più interessati alla tua nicchia.

Il problema, in questo caso, deriva da una scarsa conoscenza del marketing e delle vendite, perché tra le tante attività che riscontrano un discreto successo sui social sono poche quelle che invece riescono effettivamente a crearsi dei nuovi clienti attraverso di essi. Perché? Perché non sanno come convertire, appunto.

Per attuare una conversione bisogna superare quel gradino finale che separa utente e cliente, che molto spesso coincide con una vendita, che difficilmente si conclude sui social network ma passa attraverso altri canali: sito web, e-commerce, visita in negozio, iscrizione, abbonamento e così via…

11 – Pensare solo a convertire

Un altro errore che in molti commettono è esattamente l’opposto del numero 10, ovvero pensare solo a convertire.

I profili di queste attività sono pieni zeppi di promozioni, offerte, saldi, prezzi scontati e tutto ciò che potrebbe convincere una persona ad acquistare un loro prodotto, ma non c’è altro.

Non compaiono altri post che illustrano i prodotti, oppure raccontano la storia dell’azienda, in sostanza oltre alle offerte non c’è contenuto!

Come ho detto prima, il processo di conversione è appunto un processo, e quindi non qualcosa di istantaneo: nessuno vede una promozione su Instagram e corre ad acquistare qualunque cosa si stia pubblicizzando, la conversione è un processo lento che parte sempre dal contenuto di qualità di cui ho parlato prima.

12 – Ignorare commenti e messaggi

I social network, prima di essere strumenti di marketing, sono mezzi di comunicazione per interagire con altri utenti, e questo non va dimenticato neppure per chi ha profili aziendali.

Sono in molti infatti gli utenti che commentano o inviano messaggi per avere informazioni riguardanti prodotti, prezzi o anche solo indicazioni su come raggiungere l’indirizzo dell’attività.

Ignorare tutto questo significa ignorare le persone che hanno scritto, quindi dei potenziali clienti, il che ovviamente è pessimo per la propria reputazione (sia online che offline) e per gli affari.

13 – Non investire denaro

Il social media marketing (e in generale tutto ciò che riguarda il marketing digitale) ha un costo e richiede un certo investimento economico, se si vuole vedere qualche risultato.

Tuttavia l’idea di spendere poco e ottenere tanto è ancora molto radicata soprattutto negli imprenditori italiani, che vedono ancora il web come una spesa superflua invece che un’opportunità concreta.

Stanziando una parte del budget complessivo al marketing, questa si può investire per assumere una web agency, un social media manager freelance, oppure per promuovere dei post che si vuole mostrare a più persone possibili.

Come sempre il mio consiglio è di evitare le soluzioni fai da te, per evitare di sprecare denaro inutilmente e di peggiorare l’idea che si ha del marketing online.

Come fare social media marketing senza sbagliare

14 – Non affidarsi a un social media manager

Per ottenere dei risultati sui social ci sono due strade: la prima è di imparare da sé come funzionano i social media, come si fa social media marketing e in generale come non avere bisogno di un social media manager; la seconda, ovviamente, è quella di assumerne uno!

Un social media manager possiede tutte le conoscenze e le skills per far crescere i tuoi profili social aziendali e perciò diventa presto un gran risparmio di tempo e fatica, ovviamente a fronte di un investimento economico.

Dato il suo background e il percorso di studio, il social media manager è una soluzione migliore rispetto allo stagista di turno il 100% delle volte, senza discussione.

15 – Scegliere il social media manager sbagliato

Anche la scelta del professionista giusto è importante.

Scegliere quello sbagliato è un errore che commettono in molti, pensando che un social media manager vada bene a prescindere, ma non è così.

Infatti ogni professionista ha uno stile di lavoro diverso, ad esempio io lavoro esclusivamente da remoto in quanto i miei clienti sono sparsi in tutta Italia, perciò se desideri fortemente che lavori in presenza per la tua azienda, probabilmente io non sono la scelta giusta per te.

Dal lato puramente etico, non ascoltare mai una sola campana: ogni social media manager offre pacchetti diversi, prezzi diversi e modalità lavorative diverse.

Scegli quello più consono al tuo tipo di attività e al modo in cui gestisci il tuo business per avere un collaboratore sempre sulla tua stessa lunghezza d’onda.

Gli errori di ogni social media manager

16 – Non analizzare i risultati

L’ho ripetuto un sacco di volte in molti altri articoli, ma continuerò a farlo non di meno: analizzare i risultati ottenuti alla fine di una campagna è probabilmente la parte più importante.

Se non ti fermi ad osservare i dati non saprai mai davvero se hai raggiunto il tuo obiettivo e in caso di esito negativo non capirai mai che cosa stai sbagliando.

Saper individuare i propri errori e correggere la strategia di conseguenza è una delle skills più importanti per un social media manager.

17 – Scoraggiarsi perché non si ottengono i risultati sperati

Questo ultimo errore è sicuramente frutto della poca abilità di chi prova a fare social media marketing senza le adeguate conoscenze.

Succede sempre così: decidi che un profilo Instagram potrebbe essere la soluzione giusta per il tuo business, così ne apri uno e cominci a postare e a seguire altre persone, ma cosa succede alla fine?

Che tutti i like e i clienti che aspettavi non arrivano, perciò cosa fai?

Deluso, abbandoni il progetto non ti interessi più alla questione, liquidando i social come una perdita di tempo senza prospettiva.

Sono pochissimi quelli che, dopo questo incidente, capiscono di non poter farcela da soli e quindi decidono di assumere un social media manager, riuscendo finalmente a vedere alla fine i tanto attesi risultati.

Se sei arrivato fino alla fine, complimenti!

Adesso sai quali sono i 17 errori più comuni che si commettono nel social media marketing.

Hai imparato come una soluzione fai da te possa essere dannosa per il tuo business e del perché un social media manager freelance sia la scelta giusta per te!

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A presto!

M

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