Ecommerce facile: come aprire un negozio online da zero

Il 2020, è cosa nota, è stato un anno difficile sotto più aspetti. Uno di questi sicuramente è quello economico: con periodi di apertura ristretti e un economia stagnante in tutto il paese, sono innumerevoli le aziende che hanno fallito; in ogni settore, aggiungerei, perché questa sfortuna non ha riguardato solo certi prodotti o certi servizi.

Oppure non è tutto qui?

Il rovescio della medaglia di questo anno sfortunato è che l’ecommerce in Italia ha visto per la prima volta una crescita degna di nota. Impossibilitati a muoversi liberamente, gli italiani hanno ripiegato sul commercio online per sopperire alle proprie necessita di acquisto, dai giocattoli all’elettronica, fino ai beni di prima necessità.

Diversi milioni di utenti, infatti, hanno fatto i loro primi acquisti online proprio quest’anno segnando un incremento del 300% rispetto al 2019. Molti hanno fatto affidamento ai colossi dell’ecommerce come Amazon e Ebay, forti della loro notorietà e quindi offrendo una sicurezza maggiore per chi si è affacciato per la prima volta a questo mondo; altri, invece, hanno deciso di continuare a sostenere l’economia locale acquistando ciò di cui avevano bisogno dai loro negozi di fiducia che hanno deciso di aggiornarsi e aprire il proprio ecommerce dedicato.

Intravedendo un’opportunità di crescita, sono infatti molti i commercianti che hanno deciso di investire nella propria attività nonostante la crisi e di creare una vera e propria vetrina virtuale per continuare a vendere nonostante le restrizioni imposte dai DPCM.

E mentre mi congratulo con le attività che hanno deciso di cogliere la palla al balzo, mi chiedo: perché gli altri non seguono il loro esempio? Perché in Italia non ci sono più ecommerce?

PERCHÉ HAI DECISO DI NON APRIRE UN ECOMMERCE?

Le ragioni che mi vengono in mente sono principalmente queste:

Non credi che ne valga la pena: questa è una motivazione puramente personale e soprattutto dettata dalla radicata diffidenza che circola tra gli imprenditori riguardo il mondo del web e dintorni. Non si contano le aziende che hanno deciso di rimanere ancorate ai propri modelli di business spesso datati e che ne hanno pagato le conseguenze nel 2020. Basta fare una rapida ricerca su Google per scoprire che aprendo un ecommerce i profitti aumentano praticamente sempre; non esiste davvero un settore che non tragga beneficio dalla vendita online.

 

Pensi che la tua attività sia troppo piccola: ancora una volta, con una rapida ricerca online si scopre che molti degli ecommerce aperti quest’anno appartengono ad aziende di piccole dimensioni, se non addirittura negozi di quartiere. Considerando che sul web si può vendere qualunque prodotto, persino gli alimentari hanno cavalcato l’onda della rivoluzione digitale per rimanere al passo con i tempi.

Come aprire un e-commerce

Aprire un ecommerce ha un costo: come ogni altro aspetto di un’impresa, anche questo ha un costo. La differenza è che un ecommerce è un vero e proprio investimento che decidi di fare per il tuo business e ti garantisco che in breve tempo si ripaga da sé. Mi rendo conto che molte aziende hanno patito una crisi gravosa quest’anno e non hanno neppure valutato l’idea di affrontare anche questa spesa, ma è anche vero che esistono moltissimi professionisti del web onesti che sarebbero disposti a dilazionare, ritardare e scontare i pagamenti per venire incontro alle difficoltà di tutti.

 

Non sai come funziona: come si suole dire “nessuno nasce imparato” quindi se quella è la tua vera preoccupazione puoi stare tranquillo: non esiste web designer o ecommerce specialist che ti consegni un prodotto senza prima averti insegnato ad usarlo e soprattutto senza fornirti una consulenza straordinaria in caso di necessità.

 

Credi che non durerà: e magari l’hai pensato anche per le email, i social network, Whatsapp e molti altri fenomeni digitali che sono comparsi negli ultimi 15 anni e si sono fatti strada (a fatica) anche in Italia.

Eppure oggi praticamente tutti (e ripeto tutti) gli imprenditori entrano in contatto con i fornitori attraverso le email e si relazionano con i propri clienti con Whatsapp, Facebook e Instagram rappresentando un vero e proprio paradosso vivente.

 

Ma adesso andiamo a vedere i vantaggi di avere un ecommerce:

Dal punto di vista di un cliente, una rete maggiore di ecommerce porta vantaggi più che altro in termini di comodità: se le persone possono fare acquisti in ogni momento comodamente da casa loro, perché dovrebbero prendersi il disturbo di venire nel tuo negozio? In pochi secondi possono completare l’ordine e attendere che il prodotto venga consegnato direttamente a casa loro in tempi sempre più brevi.

Fare acquisti in un qualsiasi negozio fisico richiede di vestirsi, uscire di casa e cercare parcheggio, con il rischio di non trovare il prodotto desiderato e di aver perso tempo.

I vantaggi di avere un e-commerce

Per gli imprenditori che invece decidono di aprire un ecommerce i vantaggi sono decisamente più interessanti:

  • Un ecommerce non chiude mai: mentre durante il lockdown la tua attività è costretta a chiudere, la sua controparte online non ha questo problema. Immagina cosa voglia dire questo tradotto anche nei week end, durante le festività e soprattutto di notte.
  • Un ecommerce permette di vendere di più: gli studi dimostrano che le persone sono più invogliate a fare acquisti quando devono impegnarsi di meno. Come ho già detto prima, i tuoi clienti potranno raggiungerti da qualsiasi luogo e a qualsiasi ora in tutta comodità.
  • Puoi vendere a più persone: oltre al mercato locale, potresti decidere di espandere la tua attività e di iniziare a vendere in tutta Italia raggiungendo un numero di clienti decisamente maggiore rispetto a prima e, in sostanza, aumentare i tuoi profitti.
  • L’ecommerce costa meno del tuo negozio: in pratica un ecommerce è un sito web, quindi i costi che affronti per mantenerlo online sono minimi; un dominio, un hosting, un professionista che lo crei e lo imposti correttamente e, facoltativamente, le spese per un po’ di pubblicità online. Converrai con me che un negozio fisico richiede costi di manutenzione molto più alti.

A questo punto hai due possibilità: puoi affidarti ad un professionista del web che crei da zero il tuo ecommerce completamente personalizzato e studi una strategia digitale ad hoc che si adatti alle tue esigenze oppure puoi continuare a leggere e scoprire come aprire un ecommerce da zero.

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COME APRIRE UN ECOMMERCE DA ZERO

Questa è un’infarinatura indirizzata a chi ha già un’attività avviata e desidera espandersi sul web, perciò non mi dilungherò troppo sulle questioni burocratiche ma mi concentrerò sugli aspetti tecnici e pratici.

1) Scegliere la piattaforma

Le opzioni principali sono tre:

  • Sistemi open source: sono piattaforme completamente modificabili in tutto e per tutto e rappresentano, di solito, la scelta migliore. I nomi più famosi in questo campo sono Woocommerce, Magento e Prestashop. Questo sistema presenta una curva di apprendimento piuttosto ripida e quindi non è adatto a chi vuole improvvisare o a chi si affaccia a questo mondo per la prima volta. Rappresenta comunque, secondo me, la scelta più professionale.
  • Piattaforme in affitto: pagando una quota mensile o annuale ad una piattaforma si ottiene uno spazio per il proprio sito web ecommerce che tuttavia rimane subordinato alla piattaforma stessa; è il caso di aziende come Wix o Shopify. In questo caso le personalizzazioni e i servizi offerti sono limitati dall’abbonamento scelto, quindi il risultato è un sito piuttosto anonimo e poco professionale ma può essere un buon compromesso per chi inizia.
  • Ecommerce proprietario: un sito web costruito da zero, solitamente programmando ogni singolo aspetto. Benché sia la soluzione più professionale e di maggior impatto a livello visivo, l’investimento iniziale è non è cosa da poco e la manutenzione è più complicata che per gli altri casi.

 

2) Riempire il catalogo

Questo è il cuore del tuo ecommerce, dove caricherai tutti i prodotti. Per ognuno di essi dovrai inserire immagini accattivanti, le specifiche (dimensioni, peso, ecc…) e soprattutto una descrizione esplicativa che faciliti la ricerca del prodotto tramite la barra di ricerca.

Ricordati di inserire il numero delle scorte in magazzino per evitare di ricevere più ordini di quanti ne possa soddisfare.

 

3) Scegliere i metodi di pagamento

Offrire diversi modi per pagare è un servizio in più per i tuoi clienti. Ricorda che venire incontro alle loro esigenze dovrebbe essere una prerogativa di ogni commerciante, sia online che offline.

I metodi più diffusi oggi sono tramite carta di credito o Paypal, mentre il pagamento tramite bonifico e quello per contrassegno stanno pian piano scomparendo. Qualunque sia la tua scelta, la procedura per integrare il metodo scelto sul tuo store online di solito è guidata e molto semplice.

 

4) Contenuti e SEO

Un ecommerce non è solo prodotti. Per scalare le classifiche di Google e farti trovare da più utenti possibili è importante fare un buon lavoro di SEO, che per gli ecommerce è di fondamentale importanza.

Scopri quali sono le parole chiave più importanti per il tuo brand o per un tuo specifico prodotto e fai in modo di inserirle sia nelle descrizioni che negli alt text. Apri un blog annesso all’ecommerce dove scrivere articoli relativi alla tua azienda e agli argomenti di tendenza che possono toccare il tuo settore: questo ti aiuterà a velocizzare il processo.

 

5) Personalizzare il sito

È importante che il tuo ecommerce segua lo stesso stile del tuo negozio fisico. In questo modo i visitatori sapranno subito che stanno entrando nel tuo sito e che stanno facendo acquisti da te.

Una coerenza di immagine è importante ai fini di brand awareness e professionalità perciò impara fin da subito quanto e come puoi modificare il tuo sito web per rimandare mentalmente il più possibile al tuo negozio nel mondo reale.

 

Aprire un ecommerce con il covid

6) Web marketing e pubblicità

Il tuo obbiettivo è di vendere il più possibile, quindi dovrai pubblicizzare a più non posso il tuo ecommerce. Per farlo ci sono infiniti modi, dal già citato blog ai social network fino a Google Ads; sta a te scegliere i canali che secondo te si adattano di più al tuo business e imparare ad usarli al meglio.

Considera che ogni mezzo di comunicazione ha tempi di apprendimento diversi e soprattutto costi diversi, perciò informati bene prima di cominciare.

 

7) Consegnare l’ordine

Il tuo lavoro finisce solo quando il cliente riceve ciò che ha ordinato, perciò dovrai occuparti anche della parte di imballaggio e spedizione del prodotto. Dovrai informarti tra le varie ditte di spedizioni per capire quale faccia al caso tuo, chi sia la più economica e così via.

Un tocco di classe potrebbe essere investire in prodotti per l’imballaggio unici per il tuo brand come scatole, etichette e nastri adesivi con su stampato il logo della tua attività. I clienti notano questi dettagli.

Come ho già detto prima, questa è solamente un’infarinatura e copre appena le basi di un argomento veramente molto ampio e discretamente complesso perciò consiglio a chiunque voglia muoversi in questa direzione di informarsi bene prima di iniziare.

Per chi invece non vuole fare tutto da solo ma preferisce affidarsi ad un professionista del settore, consiglio caldamente di contattarmi tramite il modulo qui sotto.

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